

Come tutti i ragazzini che si sono avvicinati alla lettura nell’adolescenza, ho iniziato con
Dickens,
Mark Twain, Giulio Verne, Luigi Motta che era un Salgari in tono minore. Poi naturalmente
Emilio Salgari e tanti altri.
Ma provavo una grande gioia quando veniva a trovarmi mio cognato
Cillo, un ingegnere di grande cultura, che mi portava in regalo i libri della sua infanzia.
Spesso si trattava di dispense da rilegare, come le 150 della serie dei
Tre Boy-Scouts di
Jean de la Hire, uno scrittore francese di grande fantasia e di cui avevo letto uno dei primi libri di fantascienza che mi fosse capitato tra le mani:
La ruota sfolgorante.
Poi mio cognato mi consegnò una serie di dispense dal formato gigante, con copertine coloratissime. Erano le dispense di
Nick Carter,
Petrosino,
Lord Lister (Raffles). Tra gli editori c’era il mitico Nerbini di Firenze.